Centro visitatori di Paneveggio
Situato poco lontano dal Lago di Forte Buso, lungo la statale N.50 che da Predazzo sale al Passo Rolle, il Centro di Paneveggio è al centro della grande foresta omonima di abete rosso, ormai a tutti nota come la Foresta dei Violini per la qualità dei suoi abeti di risonanza usati dai liutai di un tempo. Poco lontano un grande recinto permette di osservare da vicino un gruppo di questi grandi ungulati. Dal Centro visita parte un percorso naturalistico, il Sentiero Marciò, con punti di osservazione guidati e illustrati. E’ percorribile tutto l’anno e non necessita di biglietto di ingresso. Nel corso della stagione estiva e invernale vengono organizzati accompagnamenti guidati. Trattandosi di un percorso attorno ai 1500 metri di altezza, in inverno è richiesto un abbigliamento adeguato: scarponcini o doposci, guanti, abiti caldi. È importante sempre fare attenzione alle previsioni meteo.
In questo Centro appena ristrutturato un nuovo allestimento vi aspetta. Troverete un percorso che vi racconterà della foresta e dei suoi abitanti. Suoni, canti, fruscii e melodie vi permetteranno di fare una vera e propria immersione sensoriale.
“Suona Foresta”
Il tema del nuovo allestimento è “Suona Foresta”, perché racconta nello specifico la grande foresta che lo circonda, famosa per il suo legno di risonanza, e lo fa in tutti i suoi aspetti.
Nell’incipit di uno dei primi pannelli che accolgono il visitatore è espresso il significato e la dimensione che assumono questi nuovi allestimenti: “Entrare nella foresta è un atto fisico, che permette di apprezzare il complesso armonico di questo santuario della natura. Varcandone il confine si accede a un mondo selvatico, con gli alberi come colonne di una volta verde, che raramente si apre a mostrare il cielo.”
E così, varcandone la soglia, si trovano colonne come alberi, la descrizione del mondo selvatico: il visitatore potrà trovare dentro al nuovo Centro tutto quello che servirà poi fuori, nel bosco, quando con orecchie ed occhi nuovi potrà cogliere anche ciò che prima era più difficile ascoltare e vedere. I nuovi allestimenti sono una vera e propria immersione sensoriale: come nel bosco vero si ridurrà la luce e il visitatore vedrà comunque alberi cangiare d’abito e colori, ascoltare il canto degli uccellini, il tambureggiare del picchio e il bramito del cervo. I più attenti conteranno anelli, scopriranno voci e richiami, vedranno zattere e ruote; i più curiosi esploreranno le foreste del mondo. È possibile toccare con mano la ricchezza di abitanti silenziosi: alberi, arbusti, funghi, muschi, licheni e fiori che fanno da contrappunto alla presenza delle comunità di animali, dalle più note a quelle poco visibili ma numerosissime. Aprendo porte avrete contezza di quanti siano i “beni” e i “servizi” che le foreste offrono in maniera disinteressata a noi, umani, arrivati un attimo fa su questa Terra e già così egoisti e non curanti. All’esterno nuove strutture artistiche e comunicative daranno modo ai visitatori di informarsi e di potersi muovere in autonomia a Paneveggio e nelle località vicine.